martedì 20 novembre 2012

Fitofarmaci "fasulli": poche certezze, molti rischi

A chi di noi non è venuto il sospetto, negli anni, di essere incappati in fitofarmaci "taroccati"? Soprattutto allorquando un prodotto testato più volte si fosse rilevato, in condizioni standard, improvvisamente efficace quanto l'acqua fresca. Ricordo qualche anno fa, varie partite di un noto graminicida che sembravano essersi votate all'agricoltura biologica.

Ebbene non si tratta di timori infondati (come per i concimi peraltro), Edoardo, un tecnico del ramo, ieri, mi ha segnalato questo sconcertante video che riporta di una selvaggia fabbrica artigianale di agrofarmaci scovata in quel di Vittoria (RG). Tutto ciò in spregio a qualsiasi osservanza igienico-sanitaria ed ambientale, e con il rischio fondato che nelle confezioni dei fitofarmaci contraffatti fossero presenti sostanze molto più pericolose, per la salute di operatori e consumatori, di quelle previste dalle rigorose normative che regolano la materia.

A mio modo di vedere utilizzare un prodotto contraffatto scarsamente efficace fa perdere tempo e denaro, oltre che rappresentare un rischio ulteriore per la nostra salute.
Il mio consiglio è quello di utilizzare canali di acquisto consolidati, di diffidare da offerte commerciali  fuori mercato, e di responsabilizzare i vostri fornitori rispetto alle serietà delle fonti di approvvigionamento.


Un soggetto vittoriese provetto chimico col pallino degli affari (illegale) ai danni delle grosse aziende internazionali è stato scoperto e denunciato dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, che ha sequestrato 25mila litri di prodotti e fitofarmaci contraffatti

L´operazione è scattata a Vittoria, dove il settore dei fitofarmaci è molto importante in tutto il territorio ipparino, in quanto ad altissima vocazione agricola di qualità di tipo serricolo. La denuncia è scattata a carico di C.R. per contraffazione e frode in commercio.

I Finanzieri da sempre impegnati nel comparto, hanno scoperto una vera e propria fabbrica di fitofarmaci e fitoregolatori in aperta campagna nell’agro di Vittoria. All’interno del capannone, ove aveva luogo la vendita al dettaglio dei prodotti, vi era una enorme quantità di medicinali per l’agricoltura, contraffatti e illegali.
I Finanzieri di Vittoria, subito insospettiti dalla imperfezione delle etichettature, hanno scandagliato l’intera zona. Nel contesto, nascosto da un telo all’interno del magazzino, è stato rinvenuto un centro di confezionamento dei prodotti: cisterne di fitofarmaci «sfusi», barattoli vuoti, tappi auto-sigillanti ed etichette adesive, addirittura sono stati sequestrati coloranti utilizzati per raggiungere la medesima tonalità dei prodotti originali, il tutto volto alla contraffazione dei fitofarmaci più diffusi sul mercato. Nell’area, assolutamente sprovvista delle minime misure di sicurezza e prevenzione per i lavoratori, venivano effettuati grandi sversamenti di prodotto chimico sul terreno, con forti esalazioni.
L’attività ha quindi consentito di rinvenire e sequestrare una vera e propria fabbrica di prodotti con una catena di montaggio a partire dalle etichette originali dei farmaci, che venivano fotocopiate e ristampate fedelmente su carta adesiva. Dopodiché, manipolando brutalmente e in modo dilettantistico e quindi pericoloso il prodotto chimico, avveniva il confezionamento «fai da te» con successiva apposizione degli adesivi contraffatti sui barattoli. Gli stessi venivano poi messi sul mercato spacciandoli per originali ai contadini ignari che pagavano il prezzo pieno del prodotto.
Questi ultimi infatti, assieme ai consumatori sono i veri soggetti lesi da questa complessa attività illecita, i contadini acquistavano, infatti, un prodotto chimico contraffatto, in alcun modo rispondente a quanto riportato in etichetta. L’utilizzo del fitofarmaco avveniva poi nelle serre, sui prodotti ortofrutticoli. Tale traffico è stato stroncato e i prodotti sono stati tutti tolti dal mercato e dall’uso in agricoltura.
Le imprese che hanno subito la contraffazione sono:
Bayer;
Chimiberg;
Probelte s.a.s.;
Pavonic & c. S.p.a.;
Aragones s.a.;
Siffert s.p.a.;
Carbotecnica s.r.l.;
Acro;
Le aziende saranno appositamente contattate per le relative perizie.
I prodotti contraffatti sequestrati sono:
iniziatori dell’attività radicale;
prodotti di base di alghe brune;
insetticida e acaricida;
concime organico azotato;
ammendante organico naturale;
nematocida per irrigazione a goccia;
fungicida;
bio intensificatore dello sviluppo radicale;

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