giovedì 22 novembre 2012

Europa, a quando la formula "soddisfatti o rimborsati"?

Certo non si può dire che gli ottimi consigli che ci propina, e gli ottimi governi che ci appioppa siano a costo zero. Circa 5 miliardi di € soltanto nell'ultimo anno, e tra i paesi in Crisi siamo gli unici con un saldo negativo. Chiaro che Mr. Monti è il suo eroe.








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5 commenti:

  1. Granduro e Mimmo per cortesia non mi fate passare per un sostenitore della globalizzazione. Non sia mai. Non ci ho mai creduto da sempre. Assolutamente. Quello che auspicate difficilmente si realizzerà e questi grafici qui sopra, se li ho ben capiti, stanno a dimostrare che le nostre tasse vanno a finanziare progetti esteri. Nostri industriali prendono questi soldi per costruire fabbriche all’estero e chiudere da noi.
    Ben lungi quindi da quello che auspicate. Io voglio credere nella possibilità di sfuggire a questo mostro che fagocita tutto e spero di non morir disperato.

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    1. Vero, al momento andiamo incontro alla globalizzazione a spron battuto, nessuno lo nega.
      Però non è un destino ineluttabile. Certo se il cambiamento è rappresentato da un moderato travestito da grillino, come Cancellieri stiamo freschi (da qui partì il nostro discorso).
      Ci vuole maggiore radicalità secondo me (e non in senso Pannelliano). Ma l'ignoto fa paura e le elezioni le vincono i rassicuranti, così sembra che saremo destinati a vivacchiare con sempre maggiori sacrifici.

      Ma bando alle ciance, le mie semine procedono bene, ed il prezzo del grano in Sicilia è leggermente salito. Proprio noi durogranicoltori in fondo rispetto ad altri settori agricoli, non siamo quelli messi peggio al momento. Ciao.

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    2. e no caro Toni,quello che è accaduto oggi è rivoluzionario,anche se in futuro un accordo lo si troverà,finalmente gli stati membri hanno detto che non intendono piu finanziare questa europa,e tenersi i loro soldi per loro,per affrontare meglio la crisi,e se a dirlo sono GB e Germania la cosa è seria-ci sono alcuni dati che dicono che la GB è indebitata all inverosimile e la germania è prossima alla recessione-fino a quando si trattava di fare i finocchi con il c..o altrui tutto bene,adesso che in pericolo è il loro di c..o la situazione non è piu di loro gradimento,e siccome quelli contano,ne vedremo delle belle-
      spero di poter vivere abbastanza per poter esclamare -ve l avevo detto-

      le mie semine devono ancora cominciare,e appena piovuto dopo un lungo periodo di siccità-
      il fatto che il comparto agricolo regge ancora nei confronti di questa crisi,è un ulteriore segnale che le cose stanno cambiando,vuol dire che sotto sotto si comincia a reinvestire in economia reale.

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    3. Ma vedremo i programmi (il vestito delle feste o il libro delle balle) dei partiti. A parte qualche eccellenza di cui ho parlato, vedo in giro davvero una situazione a dir poco preoccupante.
      La mia semina già finita il 26/10 e, forse perché me lo sentivo, ho fatto diversi solchi di scolo che hanno limitato i danni perché è venuto giù il diluvio. Qua in zona le semine non sono finite, ma neanche nel resto della Regione, credo ci sia da fare ancora un 20/30 %. Dovranno aspettare parecchio e tribolare per finire.
      Ho notato un netto aumento di semine dirette su sodo anche su ringrani e più in generale direi un calo delle superfici a grano.
      I prezzi del grano, sono stabili, ottimi invece, per quello che mi riguarda, del fieno e seme di medica.

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  2. http://www.tzetze.it/2012/11/chi-sono-i-porci-da-salvare.html

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