domenica 4 marzo 2012

6 marzo: Forconi a Palermo

Mi sembra giusto informarvi che i Forconi continuano la loro protesta. Martedì 6 febbraio saranno a Palermo. Non mi sono chiarissimi gli obiettivi di questa nuova manifestazione, ma certamente la colpa sarà mia che in questo momento sono impegnato con l'attività agricola.
Vorrei soltanto che non avesse ragione Lombardo, il quale, tra il serio ed il faceto, sostiene che oramai si viene a Palermo a fare le passeggiate.
Io comunque non ci sarò stavolta, nella confusione perenne che regna nel movimento Forconi (ma posso anche essere un po' comprensivo su questo), l'iniziativa politica principale, che mi sembra di cogliere, è "Attuazione dello Statuto Siciliano" (e qui lo sono molto meno).
Personalmente io sono sempre stato convinto, che questo nostro Statuto vada abolito del tutto, perché già  i risultati della sua parziale applicazione mi sembrano disastrosi. Anzi, in linea di principio, vorrei che la Sicilia diventasse una regione con le stesse regole, leggi e diritti di tutte le altre regioni italiane. 
I problemi sono enormi, sia chiaro, qui in Sicilia, ma la strada dell'autonomismo, a mio modesto avviso, non porta da nessuna parte. Dovendo scegliere preferisco l'indipendenza, almeno noi siciliani, in questo caso, saremmo costretti ad assumerci le nostre responsabilità. Chissà che, affrancati dai numi tutelari che provvedono per noi (sempre meno per la verità), non si  riesca finalmente a raggiungere la maggiore età.
Potendo scegliere invece preferisco protestare ed oppormi al disastroso sistema politico ed economico attuale da italiano, senza favori o privilegi supplementari rispetto a tanti altri compatrioti sparsi nei vari angoli del Paese, che lottano per un Italia migliore e diversa.

Di seguito un pò di video per farvi una idea (vaga) della prossima azione dei Forconi. Risulta, purtroppo, sempre difficile reperire documenti e scritti ufficiali chiarificatori dei Forconi, perché non mettono mai nulla nero su bianco.  Continuano ad affidare la loro comunicazione, a fugaci comunicati informali via facebook ed a video interviste molto all'impronta. Ad esempio con tutta la mia buona volontà non sono riuscito a reperire il programma della manifestazione di Palermo.
Comunque qui il sito e qui la pagina facebook, magari voi ci capite più di me.












24 commenti:

  1. Leonida.Laconico@Inbox.Com5 marzo 2012 alle ore 20:15

    PATTO UE-MAROCCO.
    ORA PIU’ CHE MAI OCCORRE MOBILITARE OGNI FORZA PER FAR EMERGERE I DRAMMI E LE CONTRADDIZIONI CHE COLPISCONO A MORTE LA NS. AGRICOLTURA E PESCA.
    SE GIA’, PRIMA DI QUESTO FAMIGERATO ACCORDO (tutte produzioni mediterranee gemelle alle ns.del Sud Italia, in particolare le ns.siciliane –Agrumi, Frutta, Vino, Olio, Grano, Pesce….), I MOTIVI DI PROTESTA ERANO LEGITTIMI (anche se applicata con superficiale dilettantismo: blocchi che hanno danneggiato persino gli stessi protagonisti della protesta con i ns.prodotti agricoli deperibili in un momento cruciale di sbocco sui mercati,dopo un anno di fatiche e costi; ed alcuni altri poco selettivi e rigidi verso obiettivi di soccorso sanitario e simili)OGGI A TUTTE QUELLE PROBLEMATICHE SI SOVRAPPONE UNA VERA RABBIA PER DECISIONI CALATE DALL’ALTO E DA PAESI ESTRANEI ALLE SPIETATE CONSEGUENZE DERIVANTI DALLA CONCORRENZA SENZA MARGINI DI NS.SOPRAVVIVENZA.
    CON QUALE FACCIA DOPO IL PRIMO COLPO INFERTOCI ANNI FA CON I “PATTIMEDITERRANEI” , NON DA PERSONAGGI A NOI LONTANI, MA PER MANO DEL NS.MINISTRO DEGLI ESTERI SUSANNA AGNELLI ( x scambi “in natura” Fiat-Industria: auto,bus,tecnologie varie contro prodotti agricoli, e potrebbe anche andare per il bilancio complessivo nazionale,ma senza un piano di redistribuzione economica doveroso viene applicata la legge della giungla = Mors tua,Vita mea), QUESTI MENTECATTI DELL’OLIMPO EUROPEO OGGI, ACUENDO QUEL PATTO SCELLERATO IN MODO ORGANICO E COMPLESSIVO, VORREBBERO DARCI IL COLPO DI GRAZIA ?!
    SI ALLARGHI, IN PIENA CONCORDIA D’INTENTI, IL FRONTE COMUNE A TUTTE LE COMPONENTI DEL SETTORE (Coldiretti,Confagri,Cia etc) AFFILIAMO LE “ARMI”, PIANIFICHIAMO UN PROGRAMMA DETTAGLIATO DI PROTESTA E SOPRATUTTO RIPRESENTIAMOCI AI SICILIANI ED ALL’ESTERNO IN MODO DECISO, CORRETTO E SOPRATUTTO UNITI SENZA INOPPORTUNE LACERAZIONI INTERNE.
    ANCHE SE QUALCUNO DOVESSE MANIFESTARE SIMPATIE POLITICHE BENVENGA UGUALMENTE ( Già nel 1° round molti studenti avevano partecipato; non rinunciamo a loro, spesso sono figli di agricoltori, pescatori etc) ,PURCHE’ IN SINTONIA COL PROGRAMMA, MA GUAI A DAR ADITO DI ACCUSARE GLI ORGANIZZATORI DI INFILTRAZIONI MAFIOSE,TENTANDO PIUTTOSTO DI DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DAI DAI VERI PROBLEMI PER SEPPELLIRE LE SACROSANTE ISTANZE.
    BANDIAMO LE GELOSIE CORPORATIVE E MARCIAMO QUINDI COMPATTI IL 6 MARZO p.v. PER RICONQUISTARE LA NS.DIGNITA’ E LA FIDUCIA DI CHI CI GUARDA E CI SOSTIENE, INVITANDO IL GOVERNO, FINORA DEL TUTTO LATITANTE, A DIGRIGNARE I DENTI AI TECNOCRATI EUROPEI, QUELLI STESSI CHE AVREBBERO VOLUTO ELIMINARE CROCIFISSI E SIMBOLI CRISTIANI IN OGNI LUOGO PUBBLICO !
    INFINE VORREI RICORDARE, ANCHE AI NON ADDETTI AI LAVORI E CIOE’ AI COMUNI “CITTADINI”, CHE ULTERIORI ABBANDONI DELLA TERRA COSTITUIREBBERO OLTRE AI DANNI SOCIO-ECONOMICI (Disoccupazione, Fallimenti aziendali e contrazione economica di tutta l’Isola), ANCHE QUELLI ECOLOGICI DERIVANTI DA MINACCIE ESPONENZIALI DI INCENDI PER L’ASSENZA DI NORMALI CURE AGRONOMICHE FINO A COINVOLGERE ANCHE AMBITI URBANIZZATI E BORGATE VARIE E FINANCO QUELLI LEGATI ALLA SICUREZZA DEL TERRITORIO LASCIATO IN BALIA ALLA DELINQUENZA.

    Leonida.Laconico@Inbox.Com

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  2. Leonida concordo con quello che dici.
    Se dai una occhiata ai precedenti articoli del blog, vedrai vari post che riguardano i patti di libero scambio tra UE e Nord Africa.

    Di protestare "ammatola", però, io già ho dato. L'altra volta io c'ero, la mia sfilata senza costrutto me la sono già fatta, come anche qualche presidio.
    Pianificare un programma dettagliato appunto, al momento i Forconi navigano a vista.
    Prima di organizzare manifestazione si chiariscano le idee e facciano proposte scritte. Troppi discorsi contraddittori ho già sentito.
    Non mi riesce di appoggiare una manifestazione seppur giusta di protesta, se non è chiaro quali siano gli obiettivi.

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    1. Ferro,da quel poco che ho capito,è interessato ad ottenere,dallo Stato,solo agevolazioni fiscali,mentre Morsello,a diffenrenza di Ferro,vuole un'autonomia fiscale totale e monetaria ovvero ritornare alla lira.

      Questo è quanto ho letto da qualche parte su usenet.
      Purtroppo Morsello non ha un blog da cui attingere info più dettagliate quindi non so se ciò è solo una esagerazione da chiacchiere da bar.

      Concordo con te sul fatto del manifestare senza avere le idee chiare.
      (E'ora che Morsello e Company mettano nero su bianco cosa hanno intenzione di fare dato che ormai è chiaro il loro interesse di scendere in politica)

      Manifestare per ottenere qualche sconto fiscale non ci porterà da nessuna parte viste le condizioni economiche recessive in cui ci troviamo.

      Quindi il mio appoggio va a Martino Morsello.
      Perchè Morsello? Perchè lo reputo più consapevole delle reali problematiche socio-economiche che sono alla base di questo dato di cose.
      Lui vuole più giustizia sociale ma andando alla radice del problema.

      Il problema di questa europa è la BCE che comanda a bacchetta i palamenti bluff europei per aiutare solo le banche.
      Anche Zamparini (nel link che ho postato qualche tempo fa sui forconi) è delle stesse vedute.

      La mia opinione è questa o si toglie il potere alla BCE oppure via l'italia o anche la sola sicilia dalla UE.

      CURTIS N.

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    2. Curtis

      Io non mi sento di affidare il mio destino ad un personaggio oscuro come Morsello.
      http://marsala.it/inchieste/item/55546-martino-morsello-il-re-dei-forconi-sotto-processo-per-falso-truffa-bancarotta-fraudolenta.html?tmpl=component&print=1

      Come ho già scritto a qualcun altro, non mi sento di appoggiare nessuno che non appaia evidentemente migliore della classe politica attuale. Non perdo tempo per ritrovarmi qualcuno peggiore o uguale agli attuali.

      Posso anche essere d'accordo con quanto scrivi alla fine, ma spero tu sia consapevole che se noi usciamo dalla UE e/o dall'Italia nel breve periodo dovremo attraversare una crisi economica ben peggiore dell'attuale, certo in cambio saremo padroni del nostro destino e forse avremo un futuro migliore, ma quanti siciliani sono pronti per una impresa del genere?

      e poi sinora la nostra classe dirigente sicula si è dimostrata anche peggiore di quella nazionale, tu affideresti con fiducia il tuo destino a questa gente?

      Per come la vedo io, se ci può essere una piccola speranza di cambiamento, questa sarà insieme agli altri italiani che avvertono il sistema politico-economico attuale come fallimentare.

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    3. Concordo sulla tua perplessità,riguardo al passato di Morsello, ma non è stato ancora condannato per bancarotta fraudolenta e neppure per assenteismo in quanto dipendente del comune di Petrosino.
      Ma in fin dei conti dov'è il problema? Con dei politici che ci hanno venduto alla Bce gli "errori" di Morsello sono una stupidaggine.
      Loro stessi sono divenuti inutili. Il parlamento italiano nella sostanza non conta un cazzo.
      A questo punto dovrebbero dimettersi così risparmieremmo 25 mld di euro di costi della politica.

      Detto questo,Vogliamo gente con la fedina penale pulita? Non problem ma non risolvono il problema.
      La storia ce lo insegna.

      Ricordiamoci questo, ai pregiudizi bisogna anteporre la sostanza.
      Se morsello mi promette cambiamenti radicali io sono disposto a votarlo se poi, durante il governo, perde la testa ci penseranno i suoi deputati a sfiduciarlo oppure i cittadini se saranno diligenti ed uniti.

      Uscire dalla Ue non sarà quel trauma come lo descrivono gli economisti (i soliti economisti di parte)
      Ma,poi,viste le condizioni economiche in cui ci troviamo non è meglio camminare da soli anzichè male accompagnati?
      I siciliani sicuramente non sono pronti ad uscire dalla UE ma perchè non c'è nessuno che gli spiega come funziona il sistema della moneta.
      Certamente sarebbe meglio se fosse l'italia intera ad uscire dalla UE ma a roma non si muove una foglia.

      Bisogna spiegare loro i meccanismi monetari (come si crea la moneta,cosa da valore alla moneta,ecc)
      La gente ha paura di uscire dalla UE solo perchè è ignorante in materia.

      Bisogna informare il popolo per renderlo libero.
      Solo allora sarà capace di scegliere correttamente i politici.
      Oggi,invece,li scegliamo per altri motivi. ( curricula professionali,ecc)

      Ed i risultati (disastrosi) sono sotto sugli occhi di tutti.

      CURTIS N.

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    4. Curtis

      non è strada per me. Io sono un rompiscatole precisino. Le cosiddette stupidaggini per me sono sostanziali.
      Se non fossi così, la mia azienda sarebbe già fallita.

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  3. Scusa,eh,ma prima di dare giudizi su tizio e caio non dovresti metterlo alla prova?
    Ripeto, gli errori dell'imprenditore morsello sono stupidaggini se paragonate alle schifezze fatte e che stanno facendo i politici.

    Tu non sei fallito perchè sei preciso? In un mercato protetto ti darei ragione ma in un mercato libero,no.
    Senza contare le bizze di madre natura che rende il fattore precisione ancor meno importante.

    Morsello non lo conosco direttamente ma a qualcuno devo pur darla la fiducia visto che c'è il deserto.

    Cmq,oltre a morsello, sulla lista dei papabili, ho anche il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia.
    Nel frattempo spero che il professor Massimo Costa, docente di economia aziendale all’Università degli Studi di Palermo, si butti in politica dato che lui è d'accordo sull'uscita della sicilia dalla UE.

    Fallire per una azienda,in un mercato libero,è la norma non una colpa.
    Liberismo significa combattere da soli e da soli si perde.


    CURTIS N.

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    1. Curtis

      no, non penso di metterlo alla prova. Mi basta leggere gli sgrammaticati comunicati della pagina facebook per ritenere che una persona che permette costantemente la pubblicazione di tali documenti, o che addirittura li redige di persona, non potrà mai diventare il mio punto di riferimento.
      Io questa gente la rimanderei a rifare le elementari altro che governare la Sicilia o l'Italia.

      Costa, non lo conosco, ho letto qualcosa scritta da lui in passato e se non ricordo male era una persona seria. Mi pare che si candidò a sindaco di Palermo qualche tempo fa.
      Direi che non c'è paragone fra i due.

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  4. Il maestro Yoda ti direbbe : Conformista troppo,tu essere.

    La sostanza,prima,belle parole,dopo.

    Il professore Massimo Costa ha redatto un manifesto che raccoglie i principali temi per scrivere i Decreti attuativi dello Statuto Speciale.

    http://www.wolfpost.it/The%20wolfpost%20blog/?p=3786

    CURTIS N.

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  5. un tempo sarei stato conformista, oggi non credo, dato che viviamo nell'epoca dell'approssimazione. E qualsiasi sistema economico sarà fallace se continueremo ad essere approssimativi.

    Tutto bello, quanto scrive Costa. C'è un punto però che rende la sua proposta decisamente inattuabile per l'Italia. E d è questo:

    "La Sicilia si dota di enti previdenziali obbligatori propri ai quali saranno iscritti tutti i nuovi lavoratori a partire da data determinata. I lavoratori in essere e i pensionati restano ad esaurimento nella gestione previdenziale nazionale."

    Quindi secondo Costa l'Italia dovrebbe continuare a pagare le pensioni di quelli che già le percepiscono.
    Sai quanti siciliani stanno in pensione? circa il 50% della popolazione, e perchè lo Stato italiano dovrebbe continuare a pagare queste pensioni che sono maturate in molti casi con un sistema pensionistico regionale che ha permesso a molti di loro di andare a casa a 45 anni di età (sino a pochi giorni fa)? Senza avere in cambio nessuna imposta peraltro.
    Cos'è la Sicilia ha vinto a "Win for life" a scapito di tutti gli altri italiani? E' inutile, la nostra mentalità è sempre la stessa: vivere di furbizia, pensando che gli altri siano tutti dei fessi. Ci è andata bene sinora, ma purtroppo i nodi stanno venendo al pettine.

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  6. Vorrà dire che il governo siciliano dovrà attuare una cura dimagrante per i pensionati baby,subito.
    Equità dovrà essere la regola su cui fondare il sistema altrimenti faremo un buco nell'acqua più grosso di quello fatto dal governo di roma.
    Cmq, ci vorrà del tempo (almeno 5 anni) ed innumerevoli trattative con i politici romani prima di realizzare un sistema economico finanziario equilibrato che ci porterà progressivamente verso una totale autonomia del sistema previdenziale e fiscale.
    Saranno tempi di transazione difficil,sia chiaro.
    Quello che faremo se lo faremo non sarà raccolto da noi ma dalle future generazioni.
    Quindi evitiamo di sperare in facili e veloci risultati.
    L'importante è riuscire a mettere la prima pietra e proseguire senza nessuna incertezza altrimenti ci macelleranno.

    CURTIS N.

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  7. per come la vedo io, siamo nella stessa barca, con tutta l'Italia.
    In questo blog, troverai interventi di agricoltori di ogni parte d'Italia che dicono più o meno le stesse cose.
    Se ci salveremo o ci macelleranno sarà insieme a tutti gli altri.
    Certo noi siamo più deboli di altri, ma in Sardegna ad esempio stanno anche peggio.

    Noi siciliani non siamo riusciti a costruire qualcosa di buono in tempi di vacche grasse, tu pensi che ci riusciremo ora? Io lo escludo.

    L'autonomismo è una presa in giro, se conteggiamo tutto quanto tra Regione e Stato, vedremo che otteniamo da Roma più di quanto versiamo. Con il federalismo fiscale ci guadagna soltanto il Nord, gli autonomisti fanno il gioco dei leghisti, che infatti li appoggiano.

    Curtis, l'autonomismo è l'ultima arma di distrazione di massa, per illudere le coscienze dei disperati.

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  8. La sicilia,come pure l'italia,è sprecona ed è ora di mettere le cose a posto ed infatti Monti sta già provvedendo.
    Quindi non vedo il dove sia il problema se diventiamo autonomi.

    Monti,per risolvere il problema degli sprechi,farà quello che ha fatto sempre la classe politica che lo ha preceduto anzi farà peggio dei suoi predecessori.
    Perchè venderà anche l'aria che respiriamo e per cosa?
    Nessuno riuscirà mai ad eliminare il debito se la moneta che usiamo è caricata di interessi.

    Usare una moneta a debito ovvero caricata di interessi è come usare una cambiale.
    Finchè userai le cambiali non potrai mai toglierti i debiti.
    Se non comprendiamo questo semplice problemino ogni sforzo o metodo per eliminare il debito sarà inutile.
    Tutto il resto,federalismo,autonomismo,privatizzazione,ecc,non hanno senso se la moneta usata è emessa a debito.

    Dici che i federalisti del nord appoggiano l'autonomismo siciliano per fotterci?Possibile.

    Bossi dice che vuole il federalismo per evitare di versare tasse allo Stato e alle regioni meno produttrici.Il ragionamento sembra logico e anche giusto.
    Ma chi sta appoggiando Bossi ovvero quelli che lo hanno finanziato vogliono,alla fine,le stesse cose che ora vuole la BCE ovvero privatizzare lo Stato.

    Il federalismo è una privatizzazione politica che può sfociare in una privatizzazione commerciale.
    Esattamente quello che sta facendo la BCE (evidentemente si sono stufati del tempo che ci sta mettendo Bossi per privatizzare prima il nord e poi l'talia) nel chiedere la privatizzazione commerciale dello Stato direttamente senza passare per il federalismo politico.

    E allora dov'è la differenza tra uno Stato non più Stato (di stampo federalista con possibile deriva commerciale) ed uno Stato non più Stato (di stampo privatistico su richiesta della BCE-FMI-OSCE?)
    Questi privati non possono chiedere di privatizzare alcunchè epppure lo stanno facendo.
    Com'è possibile che un parlamento possa accettare simili proposte?
    Simili proposte sono un'attentato allo Stato!
    Ed i politici che accettano di privatizzare parte dello Stato sono passibili dell'accusa di alto tradimento.

    Ecco perchè io preferisco morire povero ma libero nel mio letto (Stato del popolo) anzichè schiavo nel letto (Stato dei privati) altrui.

    N.B. Siccome non si può chiedere di privatizzare senza motivo allora si fa in modo di creare il motivo,in questo caso,il debito.
    Di conseguenza la richiesta di privatizzare,per pagare i debiti,diventa motivata e nessuno si oppone.

    CURTIS N.

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  9. Monti sta provvedendo a mettercela in quel posto, a noi agricoltori. Altro che risolvere gli sprechi.

    Si, è vero che lo Stato emette moneta a debito, ma per me non è così grave.
    Se ho capito bene fai riferimento alla MMT, o qualcosa del genere, come risoluzione dei problemi? o sbaglio?

    Moriremo tutti poveri, se continua così caro Curtis. Sarai esaudito senza doverti dannare troppo.

    Ma non ho capito alla fine, se sei per il default o meno?

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  10. Infatti,Monti,risoverà i problemi col solito vecchio metodo dell'aumento delle tasse.

    Pagare 70 mld di interessi l'anno per via della moneta a debito non ti sembra grave?
    Probabilmente avremmo accumulato ugualmente un debito come quello attuale ma almeno questo non sarà aumentato per via degli interessi ma solo a causa di deficit commerciali,ecc.

    Non mi riferisco alla Modern Money Theory ma a quanto detto da Auriti sui problemi della moneta a debito.
    Personalmente,non vado molto d'accordo con teorie (sia vecchie o nuove) che promettono di risolvere i problemi di,inflazione,
    disoccupazione,aumento del pil,controllo del debito,ecc.
    Perchè? Perchè il sistema del libero mercato essendo in mano a speculatori che alterando,a piacimento,i valori delle valute e delle merci,impedisce di risolvere i problemi che gli economisti tentano di risolvere.
    Se lo speculatore fa aumentare il costo delle merci che importo è logico che il mio deficit commerciale aumenti.
    Se,poi, ci aggiungo anche il costo per trovare i capitali facciamo il bis in negativo.

    Come vedi non servono teorie fantasiose per risolvere i problemi ma analizzare e rimuovere le cause dei problemi.

    Non sono nè pro nè contro il default.Dipende dall'ammontare del debito e dagli interessi che esso genera.
    Nel caso dell'italia sono per una ristrutturazione del debito in modo da abbassare gli interessi annui da 70 a 20 e,a seguire, adottare una moneta non a debito.
    Ma visto che Monti vuole privatizzare i beni dello Stato per tamponare un po'l'emorragia,allora,meglio il default.

    CURTIS N.

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  11. Secondo il mio modesto parere paghiamo tanti interessi, perchè in passato abbiamo fatto tanti debiti, vissuto al di sopra delle nostre possibilità, ed oggi non siamo ritenuti in grado di ripagarli.
    Esistono Stati che con il nostro stesso sistema economico e debiti ancora più elevati, eppure pagano interessi minimi (perchè sono ritenuti in grado di ripianarli).
    Esistono Stati Europei con debiti bassi per i quali non è un problema gestirli, come mai? La moneta è a debito pure per loro.

    La teoria di Auriti se la ricordo correttamente, forse può funzionare in un sistema chiuso, ma come la mettiamo con il Mondo Esterno. Perchè un petroliere dovrebbe vendere la sua merce, in cambio dell'ipotetico Simec, che ha un valore esclusivamente per chi lo stampa?
    Io produco beni, per me la moneta non ha alcun valore indotto. E' un mero strumento di lavoro, e come tale può anche avere un costo.
    Quando ci siamo indebitati sapevamo esattamente che avremmo dovuto pagare gli interessi (ai tempi erano ancora più elevati peraltro), nessuno ci ha costretto, se non la nostra cupidigia.

    No, la speculazione può colpire soltanto dove il dente duole. Se una economia è forte, o la disponibilità di una merce regolare, la speculazione è spuntata.

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  12. Purtroppo ciò che non tutti sanno e che parte di questi debiti sono stati fatti (ai tempi della lira) con Bakitalia all'atto dell'emissione(vedi,signoraggio).
    Pochi sanno del signoragio e quanto costa allo Stato la emissione di una banconota.
    Se ti interessa approfondire.....

    Vero è che alcuni Stati pagano interessi minimi ma perchè?Ora,ti spiego,prendiamo ad es. il giappone che ha un debito simile al nostro ebbene i tassi sono bassi perchè tutti i titoli vengono acquistati dal mercato interno (banche nazionali e privati),ne consegue che il debito del giappone rimane all'interno con costi molto bassi per lo Stato.

    In italia,le banche nazionali anzichè fare gioco di squadra si comportano come gli speculatori ovvero non tengono alta la domanda.
    Il tutto per spuntare rendimenti più alti.

    Le soluzioni per mantenere tassi bassi possono essere una di queste:
    1)Congrua domanda di titoli da parte del mercato.
    2)Tasso di rendimeto fissato dallo Stato.
    3)Emissione di denaro non a debito.
    4)Tacito accordo con le banche nazionali per collocare il 95% del debito sul mercato interno a tasso fisso del 1%.

    I jap sono furbi,finchè il loro debito è nelle mani interne il debito statale non esiste.
    Lo può cancellare dall'oggi al domani senza nessuna ripercussione economico-finanziaria in ambito internazionale.

    E'come se,tu,privato cittadino,fossi indebitato con te stesso.


    Auriti non parlava di economia monetaria
    ma di come nasce la moneta,chi è il proprietario della moneta,chi da valore alla moneta e di come essa crea danni allo Stato per via della sua emissione a debito anzichè a credito.

    La moneta ha sostituito il baratto dopo che "tutti" gli hanno dato,per convenzione,il valore di merce.
    Ne consegue che la moneta diventa moneta-merce.
    La convenzione stessa diviene un'atto giuridico che crea il valore indotto della moneta.
    Difatti senza la moneta-merce le merci non si possono nè creare nè far circolare.

    Ecco perchè la moneta non può essere emessa a debito perchè vorrebbe dire che nel momento stesso in cui l'agricoltore,il falegname,ecc, creano la merce essa nasce con un debito sulle spalle, debito che ti costringe a creare altra merce per poter ripagare il debito iniziale.
    Ecco come,l'emissione di moneta a debito,crei una parte del debito degli stati.

    Quanto tu dici :Io produco beni, per me la moneta non ha alcun valore indotto. E' un mero strumento di lavoro, e come tale può anche avere un costo.

    Ebbene,uno strumento di lavoro esso stesso ha valore indotto in quanto si prevede di utilizzarlo.

    Per l'agricoltore,il trattore è una merce che ha valore indotto in quanto esso stesso ti serve per la tua attività.

    Per il muratore o il falegname invece il trattore,indispensabile all'agricoltore, non ha nessun valore indotto visto che non gli serve.

    Quindi,una merce(trattore,automobile,moneta-merce,ecc,) acquisisce valore indotto in funzione delle necessità future dell'agricoltore,tassista,banca,ecc,ovvero del compratore e non del venditore.

    Ora,ti faccio una domanda : all'atto dell'emissione,il valore indotto della moneta,è dato da chi la emette o da chi la riceve?

    P.s. Auriti è stato l'unico a parlare di valore indotto della moneta mentre gli economisti si sono solo limitati a parlare di atti burocratici ovvero la moneta è creata tramite legge dello Stato e quindi essa ha automaticamente valore.
    Cmq,il valore di una moneta,all'estero, è un'altro discorso che ha a che fare con singoli governi che non rispettano le convenzioni per motivi più o meno leciti.

    CURTIS N.

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  13. Vero che funziona cosi in Jap. Ma semplicemente perchè i Jap, sono abbastanza ricchi e produttivi da comprarsi il proprio debito.
    Un tempo era lo stesso in Italia, poi il nostro Paese ha iniziato un percorso di decadenza ed ha dovuto cominciare ad indebitarsi con l'estero. Ma tutti sapevano i rischi che si correvano.
    In Italia, oramai, le banche nazionali hanno le pezze nel sedere.

    Per il resto non ti seguo in tutto ciò che scrivi.

    Posso solo dirti che nel mio bilancio aziendale, il trattore è un costo, esattamente come la moneta (il capitale). Sono due strumenti di produzione che hanno un costo.
    Se reputo il loro costo conveniente per la mia l'attività agricola, ne faccio uso, se il loro costo è troppo elevato rispetto ai redditi che potrei generare non li acquisisco.

    Il valore della moneta al momento è dato dal mercato (giusto o sbagliato), per come la vedo io.

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  14. E' normale che non mi segui,tranquillo.

    Se hai tempo da perdere,leggiti quando detto da Auriti anche se sarà difficile capire certi passaggi.
    http://losai.forumfree.it/?t=48793898

    Ti dico solo questo e poi chiudo il discorso.
    Il valore della moneta-merce non può essere dato dal mercato in quanto sarebbe come se io decidessi,arbitrariamente,il valore del tuo grano-merce a prescindere dai costi che ai sostenuto.
    Operare con l'attuale metodo significa lavorare senza certezze.
    A parte l'ingiustizia,ti sembra logico?
    Il prezzo lo deve decidere il produttore in base ai costi di produzione del paese produttore non in base ad altri fattori come la raccola andata a male o al fatto che lo speculatore ci vuole speculare giocando in borsa.

    N.B.Non sono un'esperto su Auriti e le analisi che ha fatto su tutti gli aspetti che riguardano la moneta ma cmq,se hai qualche domanda cercherò di risponderti.

    Ciao e alla prossima.
    CURTIS N.

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  15. se avessi voluto vivere di certezze, mi sarei impiegato.

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    1. Ma neanche l'impiegato vive di certezze se,facendo un es., nell'arco di un'anno,la benzina ed il pane aumentano del 25%.

      Questo sistema commerciale, basato sulla domanda e sull'offerta,frega tutti.
      E parlo di cibo mica di beni voluttuari.
      Sul cibo non si deve speculare,punto.
      Se non ci mettiamo in testa questo principio basilare non risolveremo nulla.
      Abbiamo superato il limite della decenza.
      Se penso che alcuni studiosi affermano che noi occidentali siamo superiori ai popoli indigeni mi viene voglia di sputargli in faccia.

      CURTIS N.

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    2. era una battuta, per dire che io accetto il rischio d'impresa, e non ho paura di lavorare senza sapere quanto incasserò.

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  16. in un mercato corretto, cioè con opportunità e condizioni simili per tutti gli attori economici. Il prezzo di vendita, copre i costi di produzione e da un margine all'imprenditore. E' cosa certa, perchè altrimenti nessuno produrrebbe più. Se non succede è perché:
    1) o sei inefficace nel tuo sistema produttivo
    2) o gli altri Stati agevolano i loro produttori con politiche di dumping
    3) o il tuo Stato ti carica di zavorre tali da non riuscire a competere con gli altri, pur avendo le condizioni tecniche teoriche per farlo.

    Nel primo caso, pazienza, è giusto che l'azienda chiuda o cambi programma produttivo. Sarebbe uno spreco pretendere di continuare a produrre a costi più elevati delle altre aziende.

    Negli altri due, per come la vedo io, o si crea un sistema economico protetto con dazi e tariffe che eliminano queste sperequazioni, o si crea uno Stato efficiente ed organizzato che supporti il mondo produttivo e renda complessivamente il sistema competitivo.

    La cattiva annata fa parte del rischio d'impresa, e quindi fa parte del gioco, e poi ci sono le assicurazioni, e in alcuni paesi altri strumenti più o meno discutibili per mitigarle.

    Il problema principale a mio avviso per noi imprese è il libero mercato globale, tutto il resto è secondario.

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  17. Infatti il libero mercato mondiale ci sta fregando.
    Se poi,applichiamo questo concetto anche al funzionamento dello Stato immagina che casino.

    Noi,non abbiamo bisogno di privatismo-liberismo per ridurre gli sprechi.
    Questo pensiero economico è tutta una presa per i fondelli.

    Vedi ad es. il finanziamento pubblico ai partiti.Perchè è stato voluto? Per eliminare le mazzette destinate a finanziare i partiti,no?
    Ora,sappiamo che le mazzette sono rimaste tal quale anche dopo il finanziamento dei partiti.

    L'uomo predica bene e razzola male.
    E fa un ulteriore errore se pensa di usare una legge per evitare di razzolare male.

    Detto questo, è innegabile che si razzola male anche,che dico,sopratutto perchè il sistema
    (dall'economia alla giustizia )è marcio.

    CURTIS N.

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